
Oggi ho partecipato alla festa di Santa Maria dell’Acquarella, un luogo simbolico e profondamente radicato nella storia spirituale delle Marche.
All’eremo dell’Acquarella, immerso nel silenzio e nella natura, nel 1529 si tenne il primo capitolo generale dell’Ordine dei Frati Cappuccini: da qui ha preso forma un cammino che, a distanza di cinque secoli, continua a parlare al cuore di tanti.
In questa occasione è stato anche presentato e consegnato il nuovo timbro del cammino dedicato ad Albacina e all’eremo dell’Acquarella: un simbolo di appartenenza e memoria che i pellegrini potranno conservare nel proprio credenziale, a testimonianza del loro passaggio e del loro cammino.
La celebrazione odierna si inserisce nel programma del 2025 di “Marche, culla dei Cappuccini”, percorso quinquennale sostenuto dalla Regione Marche con una legge regionale dedicata, che ci accompagnerà fino al 2028, anno in cui ricorreranno i 500 anni dalla fondazione dell’Ordine.
Eventi come questo diventano occasioni preziose per riscoprire la nostra identità, per camminare insieme e per condividere radici, fede e comunità.
Grazie ai Frati Cappuccini, ai pellegrini, e a tutti coloro che rendono possibile questo cammino.
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